Acqua potabile – nuova direttiva europea
Nuova Direttiva Europea 2020/2184 sull’acqua potabile
La nuova Direttiva Europea 2020/2184 sull’acqua potabile è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel dicembre 2020, e dovrà essere recepita da tutti gli stati membri entro il 12 gennaio 2023, ad eccezione di alcuni parametri che richiederanno tempi di adeguamento più lunghi. La nuova Direttiva Europea sull’acqua potabile si propone di offrire diversi strumenti e regole per incentivare un sempre minore consumo di acqua in bottiglia a favore invece dell’acqua potabile del rubinetto.
L’importanza degli standard qualitativi nella nuova Direttiva Europea sull’acqua potabile.
Anche per quanto riguarda gli standard qualitativi, la nuova Direttiva Europea sull’acqua potabile si propone una serie di modifiche finalizzate a rendere più severi i limiti per i contaminanti, aggiornando la soglia per alcune sostanze già notoriamente nocive come il piombo con limiti a 10 µg/l.
Per quanto concerne i parametri microbiologici, le nuove disposizioni interessano in particolare le colonie a 22° e 37° delle Pseudomonas, che non compaiono più nella nuova direttiva.
Per la legionella il limite è fissato a < 1000 CFU/I.
Tra i parametri chimici che hanno invece subito le maggiori revisioni (in termini di modifica dei parametri e di introduzione di nuove sostanze), figurano invece:
- Bisfenolo A, impiegato tipicamente nelle resine che compongono il rivestimento dei serbatoi per lo stoccaggio di acqua potabile e considerato un interferente endocrino.
- Clorato e clorito, entrambi sottoprodotti della disinfezione chimica delle acque tramite cloro e relativi composti; possono generare effetti ematologici e disturbi a carico della tiroide.
- Acidi aloacetici, sottoprodotti del processo di disinfezione delle acque potabili e considerati potenziali cancerogeni.
- Micro cistine-LR, prodotte dalle alghe comunemente presenti nelle acque superficiali. Possono provocare disturbi gastrointestinali.
- PFAS, sostanze industriali ampiamente utilizzate per la produzione di numerosi prodotti e considerati interferenti endocrini.
- Uranio, elemento radioattivo e altamente tossico. Provoca disturbi renali ed è considerato un potenziale cancerogeno.
Vale la pena dedicare un ulteriore inciso al clorato, il cui limite di 0,25 mg/l viene elevato a 0,70 laddove ipoclorito o biossido fossero i prodotti utilizzati nella disinfezione dell’acqua. Si tratta di un dato molto importante, poiché sottolinea la centralità della disinfezione e la sua prevalenza su considerazioni di altro tipo: essenzialmente, il rischio generato dai sottoprodotti resta comunque di molto inferiore rispetto a quello batteriologico.
Per quanto riguarda i parametri per la valutazione del rischio nel tratto domestico, le modifiche più interessanti sono relative a legionella e piombo poiché, in precedenza, non erano previsti.
Inoltre, entro l’inizio del prossimo anno si attende da parte della Commissione Europea un ulteriore elenco di sostanze o composti che potrebbero destare preoccupazioni, e che includerà prodotti farmaceutici, microplastiche e sostanze che alterano il sistema endocrino.
Nella sezione C dell’allegato 1, relativa ai parametri indicatori che non dovranno più essere controllati, si nota come quello della durezza non soltanto sia stato definitivamente eliminato, ma non risulti neppure più tra i parametri consigliati.
Nelle acque con trattamenti come demineralizzazione, addolcimento, osmosi inversa e via discorrendo potrebbero vedere necessaria l’aggiunta, all’acqua potabile, di sali di magnesio o calcio così da migliorarne il gusto al palato e ridurne il potenziale aggressivo.
La Direttiva Europea sull’acqua potabile fa riferimento a un nuovo approccio al monitoraggio dell’acqua basato sull’individuazione dei rischi.
Tale valutazione di rischio si struttura su tre livelli:
- Valutazione dei bacini idrografici per i punti di estrazione di acque destinate al consumo umano.
- Valutazione e gestione del rischio di ogni sistema di fornitura che include estrazione, trattamento, stoccaggio e distribuzione di acque potabili fino al punto di erogazione.
- Valutazione del rischio dei sistemi di distribuzione domestici.
La prima attuazione di tali procedure è prevista entro il mese di luglio 2027, in modo che tutti gli Stati europei abbiano il tempo per assimilare le novità previste dalle nuove regolamentazioni.
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Resp. Comm. Grazia Martuccio